Genesi del personaggio
La prima apparizione del Joker su Batman #1 (25 aprile 1940) |
Fu così in Batman #1 (25 aprile1940) il Joker debuttò come un criminale che uccideva vittime importanti tramite sostanze chimiche che inducevano nella vittima un'inquietante risata.
Ad ispirare il suo aspetto il Gwynplaine interpretato da Conrad Veidt nel classico del muto
"L'uomo che ride".
Bob Kane e il suo team vennero di certo influenzati dalla grottesca figura di Gwynplaine presente nel film muto di Paul Leni del 1928 |
In tutto questo la figura del Joker rimase avvolta nel mistero.
Chi era?
Da dove veniva?
L'uomo dietro Cappuccio Rosso
La copertina di Detective Comics Vol 1 #168 (Febbraio 1951)
Nel 1951 Bill Finger decise di dare un passato alla propria creatura, e nella storia "The Man Behind The Red Hood!" Batman si trovò a risolvere un caso di furto in un Campus di Gotham City, le prove del crimine lo condussero alla figura di Cappuccio Rosso, un criminale che aveva tentato di rapinare anni prima la fabbrica della Ace Chemicals.
Alla fine della storia si veniva a sapere che Cappuccio Rosso era il Joker. Anni prima era stato un tecnico di laboratorio che aveva cercato di rapinare la fabbrica dove lavorava, ma fermato da Batman aveva deciso di fuggire attraverso i canali di scolo: la maschera che portava gli garantiva un sistema di respirazione subacqueo...ma non poteva proteggerlo dagli agenti chimici presenti nell'acqua che gli sfigurarono il volto.
La prima Genesi del Joker
Post-Crisis e The Killing Joke
La copertina dell'Edizione Deluxe di The Killing Joke
Dopo la maxisaga "Crisi sulle Terre Infinite" che azzerò la continuity della DC nel 1986, si diede il via ad un revisionismo dei supereroi.
Mentre John Byrne si occupava di Superman con la miniserie "Man of Steel", Frank Miller disegnava
"Batman: Anno Uno"
E il Joker?
Pare che il disegnatore Brian Bolland andasse pazzo per il personaggio, e con Alan Moore avrebbe inizialmente dovuto collaborare su un crossover fra Batman/Judge Dredd.
Il progetto non andò in porto e allora Bolland pregò Moore di potersi occupare del Joker, personaggio a cui lo sceneggiatore inglese non era interessato, avendo dato prove della propria bravura in storie dell'uomo d'Acciaio come "Per l'uomo che aveva Tutto".
Cappuccio Rosso disegnato da Brian Bolland
Per descrivere The Killing Joke non basterebbe un libro intero.
E' una storia di sole 46 pagine - non era nulla di particolarmente ambizioso nelle intenzioni dei due autori- ma un capolavoro di semiotica e di psicologia, in grado di far trasparire tutto lo spettro delle emozioni umane.
La trama di questa storia non ha bisogno di descrizioni; è un sapiente racconto sulle ipotetiche origini del clown del crimine che pesca molto dall'iconografia classica di Batman, compresa la reinvenzione della figura di Cappuccio Rosso.
Lo Youtuber Caverna di Platone ha analizzato sul suo canale il fumetto pagina per pagina:
Vi do appuntamento con la rubrica "Cattivi del Fumetto" la prossima settimana.
A presto nuovi interessanti articoli.
-Nero-
La copertina di Detective Comics Vol 1 #168 (Febbraio 1951) |
Nel 1951 Bill Finger decise di dare un passato alla propria creatura, e nella storia "The Man Behind The Red Hood!" Batman si trovò a risolvere un caso di furto in un Campus di Gotham City, le prove del crimine lo condussero alla figura di Cappuccio Rosso, un criminale che aveva tentato di rapinare anni prima la fabbrica della Ace Chemicals.
Alla fine della storia si veniva a sapere che Cappuccio Rosso era il Joker. Anni prima era stato un tecnico di laboratorio che aveva cercato di rapinare la fabbrica dove lavorava, ma fermato da Batman aveva deciso di fuggire attraverso i canali di scolo: la maschera che portava gli garantiva un sistema di respirazione subacqueo...ma non poteva proteggerlo dagli agenti chimici presenti nell'acqua che gli sfigurarono il volto.
La prima Genesi del Joker |
Post-Crisis e The Killing Joke
Post-Crisis e The Killing Joke
La copertina dell'Edizione Deluxe di The Killing Joke |
Dopo la maxisaga "Crisi sulle Terre Infinite" che azzerò la continuity della DC nel 1986, si diede il via ad un revisionismo dei supereroi.
E il Joker?
Pare che il disegnatore Brian Bolland andasse pazzo per il personaggio, e con Alan Moore avrebbe inizialmente dovuto collaborare su un crossover fra Batman/Judge Dredd.
Il progetto non andò in porto e allora Bolland pregò Moore di potersi occupare del Joker, personaggio a cui lo sceneggiatore inglese non era interessato, avendo dato prove della propria bravura in storie dell'uomo d'Acciaio come "Per l'uomo che aveva Tutto".
Cappuccio Rosso disegnato da Brian Bolland |
Per descrivere The Killing Joke non basterebbe un libro intero.
E' una storia di sole 46 pagine - non era nulla di particolarmente ambizioso nelle intenzioni dei due autori- ma un capolavoro di semiotica e di psicologia, in grado di far trasparire tutto lo spettro delle emozioni umane. La trama di questa storia non ha bisogno di descrizioni; è un sapiente racconto sulle ipotetiche origini del clown del crimine che pesca molto dall'iconografia classica di Batman, compresa la reinvenzione della figura di Cappuccio Rosso.
Lo Youtuber Caverna di Platone ha analizzato sul suo canale il fumetto pagina per pagina:
A presto nuovi interessanti articoli.
-Nero-
Very good, articolo interessante per un personaggio stupendo e azzeccatissimo. Il miglior villain di sempre, pazzo e imprevedibile.
RispondiEliminaMoz-
Avrei voluto approfondire maggiormente le influenze cinematografiche che portarono alla creazione del personaggio, ma ti ringrazio comunque :)
EliminaPresto MOLTO PRESTO leggerai un articolo molto più gustoso su The Killing Joke, ti invito ad aspettare la portata principale, dopo aver gustato l'antipasto ;)
-Nero-
Come primo lavoro niente male, Marco. Tuttavia, da te mi sarei aspettato un lavoro simile vista la tua passione ANCHE per i fumetti. Aspetto però che tu esponga il tuo lato videoludico.
RispondiEliminaMolto presto Pasquale, presto farò articoli molto elaborati su alcune serie vidoludiche che amo. Ti ringrazio per i commenti ed i suggerimenti
Elimina-Nero-
Ottimo il cenno al film L'uomo che ride, autentico capolavoro del cinema in bianco e nero degli anni '20. non molti conoscono questo retroscena.👌🏼
RispondiEliminaTi ringrazio! L'ho visto tutto personalmente appena notai la somiglianza fra il personaggio e Veidt
EliminaVeidt, che poi è il cognome che Alan Moore diede al suo Ozyamandis in watchmen . niente è mai un caso nei comics (-;
EliminaÈ vero non lo. Avevo notato! Si ricordo che il personaggio era originariamente di Charlton Comics, ma Gibbons e Moore lo hanno rimaneggiato per adattarlo alla loro opera. Le contaminazioni letterarie e cinematografiche abbondano nell'universo del più grande sceneggiatore del mondo
EliminaQuando si diceva che il Joker di Tim Burton è Jack Nicholson e basta!
RispondiEliminaDa qui viene... ma secondo me è meglio incarnato da Ledger, per quanto sia iconico Nicholson ;)
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