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lunedì 4 marzo 2019

Dragon Ball Super e La storia di Broly


Dragon Ball Super: Broly è un ottimo film.

Ma non sarebbe corretto descrivere un film del genere con una definizione riduttiva come "ottimo film"
perchè questo è il film migliore nel campo del franchise di Dragon Ball negli ultimi anni. Capace di far affiorare nuove emozioni, ma anche di richiamare le vecchie memorie.
Rimescola per bene le carte pescando a piene mani dal lavoro fatto da Bird Studio.
E in alcuni casi persino riesce a superarlo.

Ma andiamo per ordine... qual'è la mitologia dietro questa piccola perla d'animazione?





Origini:


Broly compare per la prima volta nel film numero 8 di Dragon Ball Z "Il Super Saiyan della Leggenda" del 1993
Il suo concept è opera del maestro Akira Toriyama
Tuttavia Toriyama dichiarò di non aver preso parte alla stesura della trama del film, limitandosi a realizzarne un semplice rough sketch


Il primo concept di Broly. E' possibile notare come inizialmente
il Saiyan fosse munito di coda nascosta fra i vestiti
Per come tutti gli antagonisti dei film di Dragon Ball il suo aspetto è un pout-pourrì di elementi già visti nel manga originale;

Ad esempio la forma muscolosa del Super Saiyan Leggendario è ispirata al livello del
"Dai San Dankai" di Trunks

I capelli verdi invece sono un idea inutilizzata da Toriyama in merito alla prima trasformazione di Goku sul pianeta Namek.

Nelle idee del maestro Goku avrebbe dovuto avere i capelli verdi e la divisa arancione, tenendo fede al suo nome Saiyan 
-Kakaroth- facendolo somigliare ad una vera carota

Broly ottenne subito una vasta popolarità fra i fan dell'anime, complice la sua aura di onnipotenza e aggressività.
Il successo del personaggio lo rese protagonista di altre due pellicole

Il Film:

Riprese le tematiche della prima trilogia di pellicole, Broly ritorna protagonista in un revival che butta all'interno del frullatore anche gli eventi che portano alla distruzione del pianeta Vegeta, e presenta personaggi come Paragas, Re Vegeta e Bardak.
Questa parte invece è un adattamento del manga prequel Dragon Ball Minus, disegnato da Akira Toriyama.

Una vignetta di Dragon Ball Minus

Semplice minestrone di situazioni vecchie e riciclate, quindi?
No.
Perchè il mix è sapientemente calibrato e studiato e ricrea l'alchimia creata da Bird Studio nello Special "Le origini del Mito" che raccontava proprio la storia di Bardak, attingendo al pathos della battaglia finale contro Freezer e della distruzione del pianeta Vegeta.

Il film televisivo "Le Origini del mito" -realizzato nel 1990- è servito come fonte d'ispirazione per la parte del film incentrata sul passato dei Saiyan.
Il personaggio di Bardak è uno dei più amati dai fan di Dragon Ball
Curiosità: il primo sketch di Bardak è questo; disegnato dal character design Katsuyoshi Nakatsuru.
. In seguito si decise di chiamare direttamente Toriyama per disegnarlo -rendendolo più simile a Goku- e più familiare per il grande pubblico

Il film si attesta su livelli tecnici molto alti, forse i più alti che la serie Super abbia mai raggiunto sotto il piano dell'animazione... davvero un peccato che la qualità inevitabilmente scemi nelle sequenze in computer grafica, ma non si tratta di un problema in quanto le sequenze sono poche ed utilizzate per render al meglio la complessità di alcuni piano sequenza.


La storia raccontata è avvincente e ben studiata. i preamboli sono lunghi, ma apparirà chiaro come questa scelta sia stata fatta per introdurre i personaggi nella miglior maniera possibile.
Ci affezioneremo quindi a Bardak, Gine e i vari coprimari della storia... e ci affezioneremo anche a Broly.


Il Saiyan protagonista del film infatti non ha solo il suo nome nel titolo, relegandosi a ruolo di cattivo.
Al contrario diventerà a tutti gli effetti il miglior interprete della vicenda, profondamente caratterizzato, tanto da far sparire dallo schermo Goku, il personaggio paradossalmente più piatto del film.


Le differenze fra il vecchio e il nuovo personaggio saranno oltremodo tangibili.
Se il vecchio Broly era un personaggio cattivo e basta, il nuovo Broly avrà un motivo per cui combattere.
Cosa c'è che non va in questo film allora?
Forse l'umorismo eccessivo in alcune situazioni, che erano prerogativa della prima stagione di Dragon Ball e che un pò stona con l'ambientazione del film.
Il doppiaggio italiano è di ottima fattura, seppur alcune voci si rivelino poco adatte ad alcuni ruoli.
Per il resto i personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati e vanno anche ad oscurare le precedenti incarnazioni, le musiche sono orecchiabili e godibili, e i combattimenti fluidi come le animazioni.

Qui come in Fukkatsu no F vi sono delle inquadrature PALESEMENTE ispirate ai vecchi lavori di Toei
ma si tratta di evidenti omaggi alle opere animate del passato più che di veri e propri plagi, come alcuni dei set utilizzati strizzano l'occhio ai film già citati in precedenza.



In compenso il chara-design dei personaggi, ad opera di Naohiro Shintani regala uno splendido anello di congiunzione grafica fra la prima stagione di Dragon Ball e questo lungometraggio, che si rivela essere migliore di Fukkatsu no F sotto tutti i punti di vista





Cosa dire in conclusione? Giudicate da voi!
Correte a vederlo
dal 28 Febbraio al cinema

-Nero-

2 commenti:

  1. Il doppiaggio Mediaset senza censure è stata una scelta ottimale, secondo me.
    Perché alla fine sono queste, le voci che il pubblico vuole e ama.
    Comunque, figo Kakaroth carota: sarebbe stato divertente.
    L'umorismo non mi disturba, io amo DB più che Z, e infatti Super mi piaciucchiava proprio peché aveva ritrovato il suo umorismo.
    Forse però in un film con Broly... stona!

    Moz-

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