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lunedì 22 giugno 2020

"Ricordi estivi" - Geek League

Non tornavi a scrivere da un pò, nevvero, per via di tuoi impegni personali, perdita di ispirazione, voglia di vivere sotto le scarpe. Del resto, come si può esser felici di assistere alla più grande pandemia globale della storia dai tempi della Peste Nera?



Un pretesto per vergare queste pagine -seppur simbolicamente- ti viene ancora una volta dalla Geek League, questa congrega di stregon... *EHM* Blogger, che ti hanno accolto fra loro.

Oggi siamo chiamati a ripercorrere ognuno un suo ricordo estivo, un evento segnante della nostra infanzia, e guarda un pò, tu hai scelto di ricordare tiepidamente il primo incontro fumettistico con uno dei più grandi eroi che la tua infanzia ricordi: Capitan America.



Agosto 1996 avevi 8 anni

Il Nintendo 64 era sempre nei tuoi pensieri, come un amante pregna di passione carnale, le tue letture preferite ruotavano ancora attorno a Topolino, avevi avuto un assaggio del genere supereroistico sulla splendida testata italiana PKNA (Paperinik New Adventures per i profani dell'acronimo) ma ancora non avevi messo mano ad un vero e proprio albo Marvel.

Poi però avvenne questo magico incontro

Capitan America & Thor che conteneva all'interno i numeri dal #435 al #437 dell'edizione americana

Col senno di poi è strano cominciare a seguire un personaggio a partire dalla sua "morte" si, perchè quell'albo sembrava segnare una svolta nella vita di Cap: il siero del supersoldato gli aveva procurato una malattia degenerativa ai muscoli e il suo cuore cominciava a cedere proprio durante una battaglia con la Società dei serpenti guidata dal Re Cobra e da Mr. Hyde.
L'albo conteneva un intera sequenza di pre-morte (in cui venivano rievocate alcune scene delle più belle storie del trio Simonson-Kirby-Lee sull'epopea del capitano).



Inoltre era anche l'inizio del periodo da alcuni ritenuto il peggiore, quello del capitano in armatura.... ma non divaghiamo.

<<AMMAZZA CHE ZOZZERIA!>>

C'era un edicolante dove villeggiavi durante quell'estate. Brutto cattivo e panzone, ma che ti ha permesso di metter mano su perle di pregevole fattura.
Quell'edicolante panzuto e cattivo, ti faceva sfogliare i volumi prima di comprarli. Eh si. Non tutti lo facevano, alcuni ti sgridavano, quindi non era poi così cattivo.
Era solo panzuto.

La prima pagina che ti trovasti davanti è questa, una splash-page in cui venivano mostrati tutti i membri della Serpent Society. Per la cronaca no, quello col costume non è Re Cobra, ma un altro emulo di Cap che voleva infiltrarsi nell'associazione per smascherarne i piani, tale... Jack Flag.

Un tizio che indossa una bandiera per mascherina ed ha sbagliato il candeggio del capello. Sul cul.. *EHM*"profilo" affascinante alla sua destra ci soffermeremo poi

In quel tripudio di colori festosi fatti di varie tinture di verde e azzurro, il te stesso bambino decise che quell'albo avrebbe dovuto essere tuo.
A tutti i costi.
Ma il costo era di 3.500 lire e fu giudicato da tuo padre come troppo esoso.

Per tutta risposta lo rubasti dall'espositore, pretendendo di comprarlo.
E l'avesti vinta tu comunque sul genitore risparmiatore.
Era interessante quell'albo. Con figure muscolose e potenti, viste fino ad allora solo all'interno delle serie animate sugli 
X-Men e Spiderman. Cose che non avevi mai avuto per le mani e che dei carinissimi paperi tondeggianti non riuscivano a replicare per dinamicità.


Anche Cap -personaggio che avevi intravisto solo in qualche puntata dedicata all'arrampicamuri in tele- presentava un look differente dal solito, con l'imbracatura con le spalline piena di tascotti e tascottini, figlia della "corrente del sacchettismo" *citazione necessaria* di Jim Lee.


Infine, ma questo solo anni dopo, notasti la figura della bella e cosciuta partner del Cap, la giovane Spirito Libero.
Ad oggi sarebbe stata la tua fidanzatina ideale, se avessi capito qualcosa di donne ad 8 anni. Non tanto per la sua evidente avvenenza fisica, no.
Ma perchè citava i REM, una delle band più significative della tua adolescenza.


Ti trovasti al mare a leggere questo giornalino dunque.
Lo scontro fra Cap e la società dei Serpenti era dura per via della sua malattia, e dopo un combattimento con Hyde il nostro eroe si trovata in fin di vita, in un esperienza di premorte in cui facesti la conoscenza anche di Bucky Barnes. Non quello col braccio di metallo e pieno di steroidi che conoscete voi giovinastri, ma la sua spalla classica che lo invitava ad unirsi a lui nel freddo abbraccio della morte.


E poi le grandi battaglie affrontate dal capitano contro il suo più mortale nemico, il Teschio Rosso.
Ripercorse come cammino di espiazione.
Così cominciasti a conoscere Red Skull, un uomo dall'odio puro senza una stilla di luce nel cuore, sempre alla ricerca del potere assoluto che in tante battaglie aveva trovato in Cap un degno avversario.

Tutte le loro battaglie erano omaggi a storie antologiche del vendicatore a stelle e strisce.


La prima era la trasposizione del primo numero firmato Jack Kirby e Joe Simon. Se non che nella copertina del numero originale a far le spese del pugnazzo di Cap non era Red Skull ma Adolf Hitler.
Dettagli.


La seconda - a tuo parere la più bella- era una delle prime dispute per il Cubo Cosmico. La prima volta che vedesti il Teschio con l'armatura dorata.


Ed infine l'ultima, quella in cui si credeva il Teschio scomparso per sempre, quando i due si affrontarono ad armi pari come due vecchi (e lo erano per davvero... troppo lunga da spiegare) nel suo bunker segreto, e dove infine il cattivone morì

Ma mica moriva per davvero, che vi credete? Tsk!
Alla fine, la morte reclamava l'anima del Capitano sotto le sembianze della statua della libertà. Ma arrivava Iron Man che lo portava in salvo .

<<Inutile lottare. Nessun uomo sfugge per sempre al mio abbraccio>>

Dulcis in fundo, Jack Flag si cuccava pure Spirito libero.
Quando l'eroismo viene ben ricompensato



Perchè ti è piaciuto quest'albo?
Per tutti i motivi sopracitati e perchè era disegnato con quello fresco stile anni '90 di cui Jim Lee era stato l'antesignano anni prima. Forme dinamiche, pose plastiche e colori vivaci. Sfogliando gli albi di solo qualche anno prima, molte storie dei Vendicatori che leggesti anni dopo avevano un impostazione troppo "classica" per colpire ll te stesso bambino. Ma di questo parleremo la prossima volta

Che fine ha fatto quell'albo?
Fanciullo com'eri, mancasti della cura necessaria per mantenere un libro, finisti per distruggerlo completamente,
e le sue pagine andarono perse nel corso degli eoni.
Per fortuna ne ritrovasti una copia anni dopo presso la tua fumetteria di fiducia.

Ed è così che avvenne il tuo primo incontro col capitano, e col mondo dei supereroi tutto.

Blog appartenenti alla Geek League:
Il caffè di Riky
La cupa voliera del Conte Gracula
Moz O'Clock
Cent'anni di nerditudine
The Reign of Ema

8 commenti:

  1. Diciamo che hai avuto un ottimo "imprinting" con i supereroi :) "Sacchettismo" ottima e doverosa citazione!

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  2. Uao, il tuo primo fumetto supereroistico!
    Estate 1996, bellissima.
    E bravo l'edicolante cicciottello, che permetteva di sfogliare le riviste :)

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    1. Considerando che ha dato fuoco lui stesso alla sua edicola 2 volte, spero oggigiorno stia bene!

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  3. Mi fa sempre strano leggerti in seconda persona XD
    Comunque, vedi... io ad esempio Cap mai amato troppo: come te, qualcosa di lui lessi grazie a Spidey, e qualcosa da albi singoli ma... precedenti a questa gestione (e anche a Lee).
    Che bello averne ritrovato una copia, anche io spesso vado alla ricerca delle cose che ho avuto e che non ho più...

    Moz-

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  4. Io, da un edicolante che mi faccia lagne per aver sfogliato un po' un albo (con la dovuta attenzione a non rovinarlo, si intende) non andrei mai :P
    Come mai lo ricordi malvagio?

    Detto ciò, è sempre un peccato perdere i ricordi d'infanzia - però, è ancora più un peccato se li perdi perché altri prendono la decisione di buttarli al posto tuo!

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  5. Anche io, ma all'epoca vi era poca scelta; niente fumetteria nella mia zona. L'edicola era il solo posto in cui trovare i fumetti. E vi erano degli edicolanti davvero cattivi.

    In effetti è atroce la situazione da te descritta, ma per fortuna a me non è quasi mai successa. Ho difeso i miei beni d'infanzia con unghie e denti!

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