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mercoledì 22 settembre 2021

Il Giornalino - Quanto erano belli i fumetti di Cocco Bill?

Raramente in questi lidi abbiamo parlato di fumetto italiano: un eccezione l'abbiamo fatta nella miniserie in sei parti di Dylan Dog firmata da Roberto Recchioni (QUI, QUO e QUA e in una rassegna delle copertine di Dylan più belle ed ispirate).

Ma oggi tireremo in ballo un mostro sacro del fumetto italiano: Benito Jacovitti e il suo Cocco Bill, da te scoperto -e riscoperto recentemente- sfogliando le pagine de il Giornalino delle edizioni San Paolo

Cos'è il Giornalino?
Avevi 3 anni quando tuo padre ti comprò il Giornalino. 
Erano frequenti gli spot in televisione, ma non sapevi di cosa si trattasse, non sapendo ancora leggere, ma tuo papà amava leggertelo facendoti vedere le figure. 
Ne conservi quindi un dolce ricordo d'infanzia


Il Giornalino è la rivista di fumetti per ragazzi più longeva in Italia: fondata nel 1924 esce ancora oggi presentando fumetti e adattamenti di film e cartoni animati. Fra le sue pagine hanno trovato spazio anche Star Wars e Le Tartarughe Ninja, i Puffi, Asterix e soprattutto personaggi tutti italiani, come il coniglio Pinky o Yelo III... ma ci arriveremo.

A sinistra Pinky di Massimo Mattioli - a destra Yelo III di Stefano Vietti


Chi è Cocco Bill?

Oggi ci soffermeremo con un post breve su una storia tutta in sintesi del compianto cartoonist Benito Jacovitti e del suo cowboy che beve solo camomilla, Cocco Bill o per gli amici semplicemente "il Cocco". 
Jacovitti aveva una fantasia ed una messa in pratica invidiabile unita ad una grande capacità di sintesi, tutta visibile in questa storia dal titolo Coccobillando, che racconta in modo divertente la famosa guerra civile americana, con tanto di Sudisti e Nordisti (fra parentesi, la scena al centro dove due soldati si fano il bagno ti fa pisciare dal ridere)

E pensare che il periodo nel Giornalino fu l'utimo periodo di attività di Jacovitti. 

Benito Jacovitti col suo inseparbile sigarone


Chi era Benito Jacovitti?
Nato nel 1923 esordì giovanissimo nel 1939 col fumetto La linea Maginot che ironizzava sulla guerra e sulla famosa presa di Parigi da parte delle forze dell'Asse

La prima storia di Cocco Bill

Ma la sua lunga gavetta durata tutta la guerra, culmina attraverso vari lavori proprio con l'invenzione del personaggio di Cocco Bill sulle pagine del Giorno dei Ragazzi -supplemento de Il Giorno- nel lontano 1957. 
Cocco Bill sarà per sempre il suo personaggio più celebre, e durante tutti gli anni '60 e '70 collaborò con svariate testate e addirittura alla realizzazione di molti caroselli e pubblicità, molte finite anche su Topolino


Poi verso la fine degli anni '80 succede qualcosa e la sua produzione si interrompe. 
Ironico che nel 1978 avesse iniziato un periodo di collaborazione col Giornalino che durò fino al 1986 ma che lo vide tornare solo nel 1997.
Ormai anziano, il grande maestro passò di testimone all'allievo Luca Salvagno che continuò a pubblicare per lui le avventure del Cocco. 

Jacovitti si spense infatti solo dopo un anno di lavoro sul Giornalino, sfornando storie stupende come Coccobillando.

Il Cocco Bill di Luca Salvagno

E' così che tu lo scopristi, e con affetto lo riscopri ancora oggi sfogliando questo Giornalino, 
di cui toneremo a parlare molto presto

-Nero-

6 commenti:

  1. Lo ripeto sempre, su Il Giornalino ci hanno lavorato fior fiore d'autori: Jacovitti appunto ma anche Tiziano Sclavi, Giorgio Cavazzano, Dino Battaglia e molti altri..fa piacere vederlo ancora in edicola, anche se non è più come quello di un tempo

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    1. Non potevo. Esser più dettagliato come hai fatto tu, Fabrizio ❤

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  2. Ricordo bene i Giornalino che leggevo e rileggevo da piccolo... Di Cocco Bill mi affascinavano quei disegni rotondeggianti, ma ammetto di non ricordare affatto le sue storie. :--/

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    1. Devi esser molto giovane! Io ricordo quasi tutto e ho la fortuna fi averne conservati molti numeri

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    2. Molto molto giovane no... I prossimi sono 40!

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  3. Ricordo i diari scolastici di jaccovitti che capolavoroni proprio
    😀

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