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lunedì 25 luglio 2022

Geek League - GeeKoni 2022 Quarta edizione - Brisby e il segreto di NIMH (1982)

 

E rieccoci qui a questa nuova edizione del GeeKoni film festival, festival del film per ragazzi ispirato al più famoso Giffoni e organizzato dalla Geek League gruppo di cinofili *uhm pardon* cine-blogger con cui collabori da tempo e con piacere.


Oggi parleremo di Brisby e il segreto del NIMH primo film diretto da quell'animatore strappalacrime di Don Bluth.

Siete pronti?
Si parte!


Trama

La signora Brisby è una topolina vedova del marito Jonathan Brisby, ucciso dal gatto dei contadini del campo in cui abita. 
Un brutto giorno uno dei suoi 4 figli, il piccolo Timothy, si ammala di polmonite e -come se la sfiga non ci vedesse abbastanza bene- la sua casa è minacciata dal trattore dei contadini, che tentano di distruggere la sua abitazione. Non potendo trasferirsi con la sua famiglia in un posto sicuro per via delle condizioni del figlioletto, Brisby si rivolge al vecchio e saggio Grande Gufo tramite l'intercessione del corvo Geremia.


Il Gufo le consiglia allora di chiedere l'aiuto dei misteriosi ratti del NIMH che altri non sono che topi geneticamente modificati, intelligenti e che sono stati in grado di creare una società civilizzata all'interno delle loro tane. Giunta al loro nascondiglio grazie all'aiuto del signor Agenore, Brisby fa la conoscenza del coraggioso Giustino e dell'anziano capo dei ratti, Nicodemus.


Nicodemus le racconta la verità sul marito scomparso e di come i ratti debbano a Jonathan la loro vita: i topi in questioni erano cavie usate dal NIMH un laboratorio segreto in cui si erano svolti dei test per incrementarne l'intelligenza. Chi non sopravvisse ai crudeli trattamenti degli scienziati fu tratto in salvo da Jonathan, che aprì la loro gabbie assieme a Nicodemus e li fece scappare per i condotti di ventilazione.
Mosso da sincera gratitudine, Nicodemus accetta di spostare la casa della signora Brisby in un luogo sicuro, 
e le dona un medaglione magico che le tornerà utile in caso di pericolo.


Tuttavia qualcuno trama nell'ombra per spodestare ed uccidere Nicodemus, il crudele Cornelius, che progetta di ucciderlo durante le fasi di lavoro di casa Brisby.

Genesi del progetto

Il film è liberamente ispirato al libro per ragazzi Mrs. Frisby and Rats of NIMH, scritto nel 1973 dallo scrittore Robert C. O'Brien


I diritti del libro erano stati inizialmente offerti alla Walt Disney Productions (ma guarda un pò!) dai figli di O'Brien, che però morì un anno dopo la pubblicazione del libro. 
La casa del topo li rifiutò, forse pensando che i temi trattati potessero essere troppo forti.


Sono poche le differenze col film animato, una delle più evidenti è certamente il nome della protagonista, cambiato da Frisby in Brisby, il maggior coinvolgimento di Cornelius come cattivo principale e l'aver evitato il ben più drammatico finale originale, dove alcuni ratti del NIMH vengono gassati dai disinfestatori nelle loro tane.


Della storia di Don Bluth e di come si allontanò dalla Disney agli inizi degli anni '80 ne parlammo nell'edizione precedente del GeeKoni, citando l'episodio nella recensione di Eddy e la Banda del Sole Luminoso
Il segreto del NIMH fu il primo suo esordio alla regia e il primo film prodotto dalla Don Bluth Productions e finanziato dalla United Artist.

Eccolo. Tutto felice e sorridente con le sue creazioni.
Lui.
Noi abbiamo versato fiumi di lacrime coi suoi personaggi
😭

La sua compagnia di otto animatori -tutti disertori Disney- aveva realizzato un cortometraggio di mezz'ora intitolato Banjo: il gattino ribelle e stavano lavorando all'adattamento di Elliot il Drago Invisibile proprio per la Disney, quando il libro capitò nelle mani dell'animatore texano.


Bluth cambiò molti aspetti in fase di sceneggiatura, e oltre a quelli sopra descritti ci mise l'elemento magico rappresentato dal medaglione tenuto da Nicodemus, aspetto che nel libro era totalmente assente. 
Ironicamente il nome di Frisby fu cambiato in "Brisby" perchè l'azienda produttrice del Frisbee (no, non stai scherzando) non era d'accordo che il nome richiamasse quello del giocattolo.

Si insomma, avete capito.




Critica

Forse il miglior film mai diretto da Don Bluth -anche se non il tuo preferito- possiamo notare delle somiglianze fra i personaggi usati nel film e quelli che verranno presentati nei lavori successivi dello studio.


A cominciare dal Grande Gufo che sarà poi la base d'ispirazione per il Gran Gufo di Eddy e la banda del sole luminoso, o i ratti che compariranno anni dopo in Fievel sbarca in America.


Il film è anche famoso per aver settato degli standard alti nell'animazione occidentale pur usando tecniche molto vecchie come il rotoscopio. Per mantenere la qualità e non dar fondo al budget, gli animatori lavorarono per mesi senza uno stipendio immediato, ma a loro vennero promesse delle quote sugli incassi del film, cosa che fino ad allora era stata offerta solo a produttori e registi, ma mai ai dipendenti base. 

Il risultato infine fu un livello di dettaglio senza pari come non se ne vedeva dai tempi di Biancaneve e Fantasia, con effetti di luce proiettati attraverso le cels (niente CGI qui, non era ancora il periodo)


Il film è anche famoso per le sue scene forti come la morte di Nicodemus, schiacciato sotto la casa della famiglia Bisby dal crudele Cornelius, o gli esperimenti sui topolini del NIMH in cui si vedono gli aghi delle siringhe entrargli nella pancia. Senza mezze misure. Non veniva risparmiato allo spettatore il dolore e la morte.


Insomma, non certamente un film leggero per i bambini dell'epoca, che non furono dispensati da morte e dolore -con buona pace delle generazioni attuali e delle loro principesse frigide che non hanno bisogno di un principe- ma da tutto questo si sviluppava empatia verso la natura e gli animali, minacciati e maltrattati dalle mire espansionistiche dell'uomo.


Anche le figure più positive del film potevano mettere in soggezione il te stesso bambino. 
Ricordi soprattutto la figura di Nicodemus, questo alto topo gobbo con gli occhi luminosi o appunto l'imponenza del Grande Gufo. Insomma i personaggi venivano tratteggiati come consuetudine di Don Bluth con aspetti arcigni e a tratti spaventosi, ma che non corrispondevano sempre alla loro vera natura.


A smorzare la tensione ci pensava il corvo Geremia. 
Tanto divertente quanto scemo, presumi fosse proprio lui il modello a cui si ispirarono gli animatori del rinascimento Disney quando crearono il gabbiano Scuttle per la Sirenetta. ma ovviamente questa è una tua considerazione

Ed anche oggi è tutto, ci vediamo l'anno prossimo in compagnia di...

Blog appartenenti alla Geek League:
 
-Nero-

8 commenti:

  1. Da bambina lo adoravo, grazie per averlo ripescato anche se, fortunatamente, siamo ancora in molti a ricordarlo!!

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    1. Figurati Babol! Intanto io aspetto che scriviamo qualcosa assieme. Saluti! ;-)

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    2. Quando vuoi, sono sempre contenta di collaborare coi blogger! :)

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  2. Grazie Cassidy, lo ricordo benissimo perché agli inizi dei '90 era in tutte le videoteche. Ma il mio preferito rimane la Valle Incantata, di cui un giorno certamente parlerò ;-)

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  3. Veramente cupo, specie per chi era abituato alle storie più tranquille della Disney (o almeno, con scene crude gestite in altro modo).
    Appannaggio della RAI di quegli anni, non lo si vede in TV da tempo...

    Moz-

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    1. Un vero peccato. Eppure Charlie l'ho visto replicato più volte ad esempio

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  4. Devo averlo visto all'epoca, mi colpì per la crudezza dei temi e delle immagini, d'altronde parlava neanche troppo velatamente di vivisezione sugli animali, un tema di cui non si sapeva nulla negli anni '80

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  5. Un film dai ricordi decisamente infantili, nel senso che perso nei meandri, troppo "minore" per restare impresso, personalmente almeno, comunque scelta carina ;)

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