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venerdì 1 luglio 2022

Bastard!!- L'oscuro Distruttore (Anime Netflix) - la recensione

 


Lo avevamo aspettato questo anime di Bastard!! tratto dal fumetto di culto degli anni '90 scritto e disegnato da Kazushi Hagiwara.

Lo aspettavamo da così tanto tempo, reduci da una trasposizione animata di 6 OAV troppo breve e soprattutto la aspettavamo per rivitalizzare un brand che da troppo si era arenato nella continuity della serialità

Oggi Warner Bros. Japan, in collaborazione con lo studio Liden Films, ci presenta questo nuovo adattamento animato distribuito da Netflix.

Come sarà andata?

Il lato tecnico

Partiamo subito ad analizzare il lato tecnico che definiresti semplicemente mirabile. 
Le tecniche utilizzate qui ricordano molto quelle viste nel recente film di Sailor Moon Crystal, e ti ha sorpreso trovare il nuovo chara-design in linea con le più belle produzioni attuali.

Una delle scene del prologo

A volte, va detto che nonostante la qualità generale sia alta, nei fondali e nei campi lunghi il livello di dettaglio cala drasticamente... ma sono eventi sporadici che non ci impediscono di goderci i dettagli.

E che popò di dettagli...

A lato delle considerazioni tecniche, andiamo a valutare altri aspetti inerenti la trama e la fedeltà di questo adattamento.

La violenza e la sessualità
Netflix non ha oscurato nessuno dei due aspetti... anzi, pare averli accentuati.

Se infatti Bastard!! si confermava come un fumetto per adulti -basando la sua forza sulle scene comiche scaturite dalle nudità sia del protagonista che delle belle donzelle in mostra- pare che alcune scene di sesso siano proprio state calcate per suscitare scalpore.


Non era affatto raro che quel maiale di Hagiwara ci mostrasse scene di sesso, da buon erotomane proveniente dalle doujishi Hentai qual'è (come spiegato approfonditamente nell'articolo scritto a 4 mani fra te e Squalo Densetsu sul sito 199x - Generazione Hokuto), ma qui a volte si esagera. 
O magari sarà stata una tua impressione?
Per fortuna vengono eliminate le leggendarie erezioni di Dark Schneider, scene risibili, ma anche pacchiane e ridicole, per concentrarsi su un approccio registico molto soft porn.

Ecco, appunto

Le forme generose di Arshes non ci vengono risparmiate, così come quelle delle altre protagoniste femminili che finiscono, volenti o nolenti, nelle grinfie dello stregone del fuoco.

Il character design
Una cosa che ti ha preoccupato molto nei mesi antecedenti l'uscita dell'anime è stato il chara design ad opera di Sayaka Ono che non poteva -per forza di cose- rivaleggiare con quello originale di Kazushi Hagiwara degli ultimi volumi del manga.

Qui le anatomie sono filiformi e più in generale uniformabili alla maggior parte dei lavori giapponesi fatti negli ultimi anni, dato che la disegnatrice è stata dietro il recente anime di Code Geass.


Ma anche se lo stile risulta differente, riesce comunque nell'intento. 
Certe scene ricordano molto la controparte cartacea, in particolare l'incontro fra Arshes e Darsh nel bosco.

In conclusione
Questi primi 13 episodi si sono rivelati molto scorrevoli e godibili, e non vedi l'ora di visionare i prossimi, per vedere dove la serie vorrà andare a parare. 
Sicuramente verrà proposto tutto il primo arco dell'armata delle tenebre, essendo che il manga è saldamente fermo al volume 27

-Nero-

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