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giovedì 23 marzo 2023

I misteri di Resident Evil 3.5 - il prototipo di Resident Evil 4


Il 2023 sembra un grande anno per i Survival Horror.... o meglio: per i remake dei Survival Horror.
Dopo esserci occupati dello sfortunato Callisto Protocol e del remake di Silent Hill 2 eccoci tornare a parlare di un altro caposaldo del genere Resident Evil 4

Ovviamente, lo faremo alla tua maniera, sviscerando la storia di questo capitolo, in un progetto incrociato che coinvolge te e il blog del canale Youtube WASD Magazine, in cui parliamo dell'impatto che questo capitolo ha avuto sul mondo dei videogame (l'articolo lo trovate QUI)

Pronti per iniziare?
Partiamo!

Un seguito dallo sviluppo travagliato

Era il 1999 e la serie Resident Evil galoppava più forte che mai, reduce da una trilogia lanciata su PSX e che aveva in cantiere persino uno spin-off su Sega Dreamcast noto come Code Veronica (QUI trovate la storia del terzo capitolo che NON DOVEVA CHIAMARSI Resident Evil 3).
In quest'aria di freschezza Capcom aveva già buttato le basi per un quarto capitolo, affidandone la regia al vincente Hideki Kamiya, che aveva già diretto il secondo capitolo e avrebbe poi avuto una luminosa carriera. Il problema a monte è che il produttore della serie, Shinji Mikami, aveva nel frattempo stipulato un accordo con Nintendo, promettendogli l'esclusiva del prodotto. Il tutto si sarebbe tradotto in una serie di quattro build per il gioco, che avrebbe passato un inferno di sviluppo per ben 6 anni.

Fog Version (Video - TGS 2002)


Escludendo la versione abbozzata di Kamiya -che poi divenne il primo capitolo della serie Devil May Cry-Capcom passò la palla al semi-sconosciuto Hiroshi Shibata che presentò un video-demo al Tokyo Game Show 2002


Il video vedeva Leon S. Kennedy di nuovo protagonista e intento a combattere una misteriosa nebbia viola, all'interno di un vecchio maniero. Non si hanno molte informazioni su questa versione, ma da qui partirono le idee generali per il titolo vero e proprio. Sono presenti tutti gli elementi del gioco finale; dall'edificio gotico al ritorno di Leon come personaggio giocabile... peccato per la perdita del famoso "progenitor Virus" menzionato nei titoli, che comunque tornerà in futuro. La demo è ribattezzata dai fan come "Castle Version" oppure "Fog Version". Gli stralci della trama e il setting furono riutilizzati per il Survival Hunting Ground che uscì per PlayStation 2

Video della demo del TGS 2002:


Hallucination (Demo - TGS 2003)


Le atmosfere del primo prototipo non convinsero appieno i vertici della casa di Osaka, che chiesero ulteriori cambi di direzione. Fu così che Resident Evil 4 si ripresentò con un nuovo prototipo al pubblico del TGS successivo, presentato da un... potremmo dire "allucinato" Shinji Mikami con tanto di occhiali da sole

Resident Evil 4 - Trailer TGS 2003

Non vi fu solo un trailer di presentazione ma anche una demo... sfortunatamente non giocabile. 
Questa volta il povero Leon se la sarebbe vista con bambole ed armature possedute, in un setting che ricordava molto la serie rivale Silent Hill.
Questa demo è conosciuta come "Hook Man version" ma i fan l'hanno affettuosamente ribattezzata come Resident Evil 3.5
Inutile dire che neanche questa versione convinse i capoccia di Capcom, che rimossero Shibata dal progetto e lo affidarono a Mikami. Sapete com'è... erano passati ormai quattro anni dallo sviluppo, e i videogiocatori stavano già scalpitando in attesa di un nuovo capitolo numerato.

Video della Demo del TGS 2003

In seguito ciò che successe è passato alla storia. Mikami partorì un titolo destinato ad influenzare fortemente il mercato dei videogiochi... ma per questo rimandi all'articolo scritto per il blog di WASD MAGAZINE

Anche per oggi abbiamo concluso. 
Arrivederci a presto!

-Nero-

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