domenica 11 agosto 2024

Batman: The Caped Crusader - cosa ti è piaciuto e il confronto con Batman Animated Series


Benvenuti nuovamente sul mio blog cari lettori, benvenuti ai neofiti e bentornati ai vecchi aficionados. Oggi siamo qui per parlare di un nuovo prodotto animato DC che non ha mancato di suscitare scalpore ben prima della sua uscita, parliamo ovviamente di Batman: The Caped Crusader. Parlerai un pò di cosa ti è piaciuto, e parlerai soprattutto di come le wokkate inserite a forza dai capoccia della DC in questa prima stagione non siano riuscite a rovinare lo show

Siete pronti? Partiamo!


Curiosità sulla serie

La serie si ispira alle prime storie di Bill Finger e Bob Kane pubblicate su Detective Comics nel 1939 in un modo simile a quanto visto in Batman Strange Days, ma i produttori volevano inizialmente un continuo della Batman Animated Series

Bruce Timm, character designer e sceneggiatore di quella serie di culto, ha però rifiutato di riprendere quella storia, e dopo una lunga discussione con la produzione ha ripreso delle idee che aveva in mente già per il periodo della Batman TAS: lavorare su una serie che si ispirasse ai film detective noir.
Affiancato dai registi J.J. AbramsMatt Reeves alla produzione, con l'apporto dello sceneggiatore Ed Brubaker, la serie venne annunciata in un teaser poster nel maggio 2021. 

Il primo schizzo della Batsuit ad opera di Bruce Timm

Il cartone è serializzato per avere una continuità maggiore rispetto Batman TAS che aveva una struttura più ad episodi e con sottotrame che sarebbero state sviluppate più in là nel tempo. In Caped Crusader abbiamo invece una trama verticale, con una narrazione che va sempre in crescendo. Alcuni personaggi come Harley Quinn vengono sì introdotti in un episodio, ma hanno uno sviluppo immediato negli episodi successivi.

In lingua originale purtroppo non abbiamo più Kevin Conroy -venuto a mancare nel Novembre 2022-come voce di Batman e guarda caso non abbiamo nemmeno più lo storico Marco Balzarotti nella versione italiana, sostituiti nelle rispettive lingue da Hamish Linkater in inglese e in italiano da Gianfranco Miranda (quest'ultimo casualmente voce di Henry Cavill in Man of Steel di Zack Snyder), mentre sempre in originale Christina Ricci è Catwoman

Gli episodi scritti da Ed Brubaker sono solo tre: Il Bacio di Catwoman - La Notte dei cacciatori e Notte Selvaggia, l'ultimo. Non sono i migliori della stagione, inaspettatamente, ma sono ben scritti.


Cosa mi è piaciuto?

Ho guardato la serie, presentata il 1° Agosto 2024 su Amazon Prime, e sono rimasto affascinato dall'atmosfera e da le citazioni presenti alle prime storie del cavaliere oscuro, quelle dove Batman accoppava i gangster a suon di pistolettate o buttava gente nell'acido solforico... inutile dire che qui Batman non fa nulla di tutto ciò, ma l'atmosfera da pulp noir è quella... tuttavia non riesce a bissare le atmosfere cupe dell'antesignana serie anni '90 e non solo per colpa del Woke forzato, che analizzeremo più avanti.

L'episodio in cui compare Clayface -titolato da noi con un semplice "...E sii Cattivo" mentre invece in originale portava il ben più evocativo "...And Be a Villain"- è un sottile giallo ispirato proprio alla prima comparsa del personaggio su Detective Comics #4 nei primi anni '40, la storia si svolge appunto sui set del cinema, ma si concede qualche licenza rimescolando le carte in tavola e vede un accanita partecipazione della detective Renee Montoya, che è protagonista al pari di Batman.

La prima apparizione di Clayface. Si ringrazia il blog  6 e mezzo per la foto

Da appassionato di cinema quale sono, non ho potuto non notare una particolare scena dell'episodio in cui Batman e Clayface duellano a suon di spada. Questa è una chiara citazione al classico film degli anni '30  La leggenda di Robin Hood con Erroll Flynn nella parte del guascone di Sherwood e Basil Rathbone nei panni di Sir Guy da Gisbourne suo nemico giurato. 

Questa è storia del cinema raccontata all'interno di un episodio che parla del cinema *uhm 🤔* ed evidenzia la bravura e la cultura di Bruce Timm e degli sceneggiatori che lo hanno affiancato nella stesura degli episodi.

Altra cosa che mi è piaciuta un sacco è la caratterizzazione di Harley Quinn -personaggio che avevamo esaminato nella rubrica Cattivi del Fumetto- che qui si presenta come meno oca, meno ironica, molto dark e macchiavellica più che mai. Finalmente impegnata ad utilizzare le sue doti da psichiatra per mettere alle strette i nemici e commettere crimini. Non sono mai stato un fan dell'arlecchina di casa DC ma qui viene caratterizzata al meglio e senza il supporto del Joker è libera di scatenare tutto il suo carisma, a cominciare dal costume disegnato per lei privo delle iridi e con gli occhi dalla sclera bianca. 

Affascinante.

E in ultima analisi parliamo di Harvey Dent. Non vi dirò molto, se non che mai è stato così "sfaccettato" come in questo prodotto. Un uomo che già prima di divenire Due Facce mostra ampiamente i suoi lati oscuri, un uomo molto differente da quel procuratore distrettuale integerrimo che è sempre stato descritto in tutti i media passati, dal fumetto ai film.


L'inevitabile Paragone con Batman TAS ed il Woke forzato (che però non dà fastidio)

Ma qui affrontiamo la questione che ha alzato più polverone fra gli appassionati del cosmo DC che si sono scagliati contro i cambi operati dalle alte sfere per questa serie: l'inserimento forzato di categorie gender all'interno dello Show.

Al momento attuale in cui vi scrivo molti recensori si sono pronunciati sulla qualità della serie, e sulla questione vi dirò la mia: mi sono sempre scagliato contro questo tipo di operazioni, se un personaggio è scritto bene, è scritto bene a prescindere dalla sua etnia o orientamento sessuale. Ma se prendi un personaggio che è sempre stato bianco, maschio ed etero e lo trasformi in un omosessuale di colore e trans sconvolgi chi con quel personaggio ci è cresciuto.

Abbiamo così Harley Quinn che è divenuta un asiatica curvy e lesbica, James e Barbara Gordon afroamericani, una Renee Montoya, che è sempre stata Ispanico-Americana, ma anche lei mutata in  forme più generose. 

Ma siccome l'ambientazione è quella Pulp degli anni '30 e '40 non è possibile che -nell'America sciovinista di quegli anni- certe minoranze abbiano trovato posto all'interno di organi di polizia o psichiatria, quando erano relegate ai lavori più umili.

Ciononostante queste wokkate non danno fastidio, sono sì infilate a forza, ma qualche personaggio come Harley non può che giovarne; da biondina senza cervello e sottomessa ad un lunatico diventa una dominatrice simile alla Selina di Batman Anno Uno di Frank Miller... mentre la povera Catwoman la donna dai mille costumi per ora è relegata ad essere solamente una spalla comica.

E per concludere l'inevitabile paragone con Batman TAS: Batman The Caped Crusader è molto buona ma non riesce a bissare la violenza e la drammaticità di quel prodotto, ci è stata venduta come molto dark e noir ma a distanza di anni -sarà la nostalgia a parlare- la trasformazione di Matt Hagen in Clayface ti fa molto più rabbrividire di tutte le morti edulcorate dal sangue di questa stagione

Ed è così che vi saluto e vi dò appuntamento alla prossima volta, magari a quella seconda stagione di questo show già in lavorazione.

Restate sintonizzati!

-Nero-

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