mercoledì 31 ottobre 2018

Speciale Halloween: Il Corvo- Differenze fra fumetto e film

Tutti conosciamo il Corvo, il film maledetto degli anni '90
divenuto famoso per la tragica morte di Brandon Lee
a seguito di un incidente sul set.

Fanart del corvo ad opera di SamRAW08
su Deviantart

Pochi conoscono invece il fumetto da cui è stato tratto il film, scritto e disegnato da James O'Barr, artista statunitense appassionato di musica dark come quella dei Joy Division e dei The Cure.

Quali saranno le differenze fra fumetto e film?
scopriamole assieme...


*Spoiler inside*

Se non avete mai letto il Corvo e volete leggerlo, alcuni punti della trama possono esservi rivelati durante questa analisi. 
Se invece siete semplicemente dei curiosi a cui non importa degli spoil, continuate pure la lettura

1. Eric è morto per davvero?


Ci sono pochi indizi nell'opera originale che lasciano capire se Eric sia morto per davvero o meno.
Nessun funerale viene mostrato durante lo svolgersi degli eventi,
e quando Albrecht va a trovare Eric in rianimazione all'ospedale, questi gli parla.

Vi sarebbe poi una scena in particolare dove Eric osserva un cavallo che si ferisce le zampe, e il Corvo gli parla.
Si fa largo il conducente del treno per chiedergli il biglietto...
che altri non è che uno scheletro.
La morte forse?
Quel treno porta verso l'aldilà?
Non lo sapremo mai.


Nel film invece il fatto che Eric sia morto è chiaro sin dai primi minuti del film, quando un Brandon Lee agonizzante esce dalla tomba urlando, dopo che un corvo becca sulla lapide del suo sepolcro.



2. Eric Draven o semplicemente Eric?


Action figure della Hot Toys dedicata ad Eric Draven

Eric non ha un cognome preciso, mentre nel film gli sceneggiatori gliene affibbiano uno, Draven.
Il cognome ha l'assonanza con la parola "raven" che identifica il corvo in quanto uccello, invece del generico "crow" che raggruppa in se il significato della specie a cui il corvo appartiene -gazze o ghiandaie- ma non ne specifica la razza.

3. L'ordine delle vittime 



Se nel film il personaggio di Top Dollar è il mandante dell'omicidio di Shelly -e quindi l'ultima vittima dell'agognata vendetta del ragazzo- nel fumetto è il secondo a morire in una scena che ricorda molto la sparatoria nel locale del film.
Funboy invece nel film è il terzo a morire, ma il suo personaggio è molto più approfondito nel fumetto; a lui viene posta la scelta di  morire iniettandosi o meno una potente dose di morfina in vena.


Il personaggio di Funboy nel libro è un tossico
con un anima che Eric descrive "contorta come un quadro di Bosch".
Un uomo con la consapevolezza di essere un mostro

T-Bird che nel film era solo uno squilibrato a capo della piccola banda capeggiata da Top Dollar, è in verità la vittima finale della mattanza.
Reo di aver usato violenza su Shelly la notte in cui morirono entrambi.

Spietato e senza remore morali
T-Bird è il principale responsabile della morte di Shelly

Le uniche sequenze che rimangono pressapoco identiche sono la morte di Tin-Tin, il primo della lista, e la distruzione del negozio di Gideon, che aveva messo in vendita l'anello di fidanzamento rubato dalla banda ai due giovani.

4. L'omicidio degli amanti



Nel film Shelly ed Eric vengono aggrediti nella loro casa da un gruppo di malfattori che stava organizzando uno sfratto nel quartiere dove vivevano.
La banda prima abusa della ragazza, e poi infierisce sul suo compagno, buttandolo da una finestra ed uccidendolo.


Nel fumetto Eric chiede a Shelly di sposarlo, e lei accetta. I due decidono di andare a fare un giro in auto, ma in tarda serata l'auto si ferma col motore in panne su una strada sterrata.
Una macchina con sopra Tin-Tin Funboy Top Dollar Tom Tom e
T-Bird accosta e comincia a provocare il ragazzo.


Quando i balordi prendono di mira la ragazza e la trascinano fuori per violentarla, Eric si oppone, ma T-Bird gli spara a bruciapelo alla nuca, spezzandogli la cornea e lasciandolo cieco da un occhio.
Non contento gli spara ancora alla testa, mentre è in ginocchio.
Shelly morirà per le violenze subite ore dopo, ma Eric continuerà a rimanere cosciente e a sentire tutto quanto.


Subtrivia: Questo evento è probabilmente la fusione di due fatti realmente accaduti: il primo è l'omicidio della ragazza di O'Barr.
L'altro riguarda l'uccisione di una coppia per il furto di un anello di poco valore, che l'autore lesse poco prima di cominciare lo sviluppo del Corvo.

5. Il carattere di Eric


Qui c'è poco da dire sul piano umano; il personaggio interpretato da Brandon Lee è un uomo buono che riversa la sua crudeltà per le violenze subite direttamente sui colpevoli, ed ama bambini ed animali esattamente come l'Eric originale.

Entrambi i personaggi hanno a che fare con una madre
tossicodipendente e l'aiutano, ed entrambi pronunciano le stesse frasi

Al contrario però Eric non è un musicista e non suona la chitarra come nel Corvo di Lee, si dimostra invece appassionato di danza e di arti marziali.



Un altro aspetto -volutamente escluso nell'adattamento filmico- è il fatto che spesso Eric si tagli i polsi perdendo grandi quantità di sangue.


Questo rappresenta il dolore di O'Barr per la perdita della fidanzata? Molto Probabile.
O'Barr stesso ammise che quando scriveva e disegnava il Corvo era in perenne stato depressivo, e per esorcizzarne il dolore mise tutte le sue emozioni negative nel fumetto.


Infine se Lee scandiva la sua interpretazione con frasi poetiche e romantiche, l'Eric del fumetto è leggermente più fatalista e si sofferma come un novello Baudelaire a contemplare lo splendore della luna la bellezza della morte e del sonno, con qualche riferimento ai passi della bibbia.
Tutto questo con un tono tutt'altro che rassicurante.
La conferma di una mente spezzata dal dolore.


Origini del Fumetto

James O'Barr era un ragazzo uscito da un infanzia difficile a causa della noncuranza dei genitori, che lo portarono a soggiornare in orfanotrofio diverse volte.
In adolescenza accumulò diversi debiti e non riuscì a pagare l'assicurazione dell'auto. Una sera voleva uscire per divertirsi, perciò chiamò la sua ragazza dell'epoca perchè lo passasse a prendere a casa. Un ubriaco a bordo di un auto la centrò in pieno, uccidendola sul colpo.
Il ragazzo soffrì di sensi di colpa "ero stato io ad ucciderla, mi sentivo responsabile... se solo non l'avessi chiamata quella notte!" e riversò la sua rabbia in questo fumetto indipendente, creato nel retrobottega di una fumetteria e con macchine da stampa di fortuna
(i volumi dovevano avere un numero preciso di pagine, l'opera doveva essere ridimensionata, e le pagine originali delle sequenze tagliate andarono perdute).
O'Barr era un grande appassionato della musica Dark, infilò in alcune pagine testi dei Cure e dei Joy Division, ed anche poesie di Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire.

Dead Souls dei Joy Division

Scelse i nomi dei protagonisti secondo le sue preferenze letterarie; Shelly per l'autrice Mary Shelley, Eric per il "fantasma dell'opera" di Gaston Leroux. Infine dentro il fumetto viene citato il Paradiso Perduto di John Milton e l'artista olandese Hieronymus Bosch.

"L'angoscia dell'inferno" del pittore Hieronymus Bosch
ispirazioni non certo rassicuranti.

Tutto questo fa del Corvo un opera carica di significati emotivi, immagini forti, un atmosfera a metà fra il Noir e il Romanticismo inglese.
La maschera di Eric racchiude significati sia di vendetta che di amore, di vita e morte.
Col suo bianco e nero sembra richiamare lo Yin e lo Yang.

Gli eventi del Film

Il film è stato adattato dagli sceneggiatori David J. Schow e John Shirley, che modificarono leggermente la versione di O'Barr per renderla più lineare allo spettatore.
Comunque sia andata la scrittura la versione finale del film non la vedremo mai, perchè dopo la morte di Brandon Lee in un incidente sul set il 31 Marzo 1993 la troupe si trovò costretta a riscrivere la sceneggiatura. Lee aveva completato la maggior parte del suo lavoro, tuttavia aveva ancora tre giorni in cui avrebbe dovuto girare.
Come si dovesse sviluppare la trama per davvero non lo sapremo mai.

Fra le scene aggiunte post-mortem ci sono quelle come l'incontro fra
Sarah ed Eric, dove la controfigura che interpreta Brandon Lee
non si vede mai in viso
Il Corvo è un film da rivalutare.
La colonna sonora è ancor degna di merito con la cover dei Nine Inch Nails di "Dead Souls", pezzo originale dei Joy Division


Ma è ben lungi dall'essere il capolavoro che tutti ricordiamo.
Grande spinta pubblicitaria gli fu data dalla morte di Brandon Lee e negli anni è diventato un simbolo, un cult.

L'estetica di Lee e la sua figura furono talmente forti da spingere O'Barr a dedicare le future edizioni alla sua memoria, e spesso a ridisegnare Eric in alcune illustrazioni autografate con le sue sembianze.

Molto più simile a Brandon Lee che al soggetto originale
Non bisogna inoltre dare per scontato che la morte del protagonista cambiò le carte in tavola durante la lavorazione del film, e che se un film così fosse realizzato oggi, molti storcerebbero il naso.

Il Corvo come film non rimuove la violenza dell'originale, ma ci aggiunge una patina di speranza in mezzo ad un disegno calcato a carboncino; come i personaggi di Sarah e Albrecht, il protagonista non più solo ma attorniato da due amici, ed infine frasi come
"Le case bruciano, le persone muoiono, ma il vero amore è per sempre"



L'unica cosa certa in tutto questo è una sola 
"Non può piovere per sempre"


-Nero-

4 commenti:

  1. Oddio, io l'ho sempre visto come un cultissimo, il film.
    per tanti motivi. Anche musicali e estetici.
    Ricordo che ovunque è stato osannato e oggi nessuno osa toccarlo.
    Amo anche il fumetto, e ovviamente le differenze le conoscevo già.
    Semmai dovessero fare un remake cinematografico, come tanto si vocifera, ecco... potrebbero renderlo identico al fumetto.

    Moz-

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  2. Forse meglio rimanga com'era. La forza di un adattamento è quasi sempre il suo non essere identico al materiale di partenza, ma di adattarlo ad una buona storia, anche per i non fan.

    Per quel che riguarda il toccarlo; c'è ge te che lo ha fatto. E va riconosciuto che con Lee vivo fino alla fine della lavorazione si sarebbe fatto ancora di più.

    -Nero-

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  3. Il Corvo è probabilmente uno delle opere più importanti che io abbia mai letto. LE tematiche, le atmosfere e le motivazioni del fumetto sono qualcosa che ti colpiscono e ti portano ad approfondire il alto più oscuro di O'Barr. Il film è un cult ma penso che, riguardandolo oggi, si vede che col passare dei minuti perde di qualità per via delle mille strategie che i realizzatori furono costretti a utilizzare per rimpiazzare l'ormai defunto Brandon Lee. Ciò che secondo me ha reso leggendaria la pellicola è proprio la scomparsa dell'attore, il quale, portava già un cognome pesante sulle spalle!

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    1. Lo penso anche io.
      In un epoca come questa dove i cinecomic abbondano, un film come questo lanciato sul mercato odierno avrebbe riscosso poche critiche amorevoli. Ma è comunque oro se si pensa a ciò che viene fatto oggi

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