lunedì 17 febbraio 2020

Speciale Batman - il misterioso giornalino sul film di Tim Burton

Era una calda primavera quel giorno della tua infanzia in cui lo trovasti.
Tua madre adorava fare le pulizie di primavera, che per lei consisteva sostanzialmente nel prendere i tuoi fumetti e sbatterli in un cassonetto dell'immondizia (*#X?!).


Tutto ad un tratto trovi questo gioiellino imboscato nella tua vecchia libreria "Speciale Batman", supplemento ad un ben più misterioso "Ciao Girl N°5" dedicato al nuovo film di Batman nelle sale nel 1989.

Da dove veniva? E cosa conteneva?

Scopriamolo assieme

Da dove fosse venuto questo numero non era chiaro, non era uno speciale di Ciak! come se ne vedevano tanti in edicola nel periodo, ma era comunque una miniera di informazioni inestimabile per un periodo in cui Internet e Wikipedia non esistevano.


Si partiva con un excursus sul "development hell" che il film aveva dovuto affrontare per venire alla luce: ben 10 anni di pre-produzione da quando lo sceneggiatore Michael Uslan presentò il suo copione alla Warner Bros. forte del successo del Superman di Richard Donner (la prima stesura del copione era del '79 e Batman uscì un decennio dopo).
In più qualche dato sul film e sugli incassi al botteghino, il tutto condito con una bella impaginazione e da qualche errore ortografico.


Si continuava poi con un intervista a Michael Keaton che svelava l'arcano... il suo nome non è mai stato Michael Keaton ma Michael Douglas!
Nel complesso il volume passava al lettore informazioni che nessuno all'epoca avrebbe potuto reperire. La provenienza e l'attendibilità di quelle interviste rimane per te un mistero, ma molte cose sono oggi riscontrabili nei supplementi sui DVD.

Hai sempre trovato strano che -fra tutti quelli che ci hanno lavorato- in questo Speciale di Batman mancasse un intervista proprio a lui: lo spauracchio di tutta una generazione di pargoli, il mattatore che ha portato su schermo il clown del crimine. Si potrebbe altresì immaginare il perchè conoscendo il carattere istrionico di Jack Nicholson e la sua popolarità dell'epoca. Immagini che non avesse tempo o voglia di farsi intervistare per una piccola rivista italiana.


Ma eccole a confronto le due guest star: uno è l'uomo che ha dato corpo al crociato incappucciato, l'altro il regista gotico delle meraviglie che con la sua visione era riuscito nella difficile impresa di portare il cavaliere oscuro al cinema.
Burton scherza allegramente sulle maldicenze che i giornali misero in giro sul suo film, comprese quelle secondo cui il film sarebbe stato pieno di "sangue e sesso" e non manca di fare un piccolo spoiler sul fantomatico Batman 2 "Danny De Vito farà la parte del Pinguino" detto quasi in maniera scherzosa.
Una premonizione che per noi dell'anno 2020 ormai è storia.


Il tuo cuore di pischello ancora esulta per il paragrafo dedicato ai costumi e ai veicoli di scena. Il tutto è descritto nei minimi particolari. Dalla descrizione della Batmobile
ai disegni tecnici del Batwing, stesso dicasi per la cintura in ottone che Keaton era costretto a portare sopra la Batsuit e che -come egli stesso afferma- lo fecero sentire un vero cavaliere in armatura... con accezione negativa, ovviamente!


La fine dell'albo è decorata da una sinossi del film firmata da un certo U.Sammarini, che riprende bene o male i fatti su schermo.
Tante altre cose sono descritte in quest'albo, anedotti che non hai mai più trovato da nessun altra parte nei documentari; come quando il truccatore Nick Dudman incontrò per la prima volta Nicholson -che in base al contratto avrebbe avuto l'ultima parola sul make-up del Joker ed avrebbe avuto il potere di disfarlo se solo avesse voluto- ma che alla fine si rivelò simpatico e comprensivo. Oppure della disputa fra Nicholson e Keaton per il cuore della bella Kim Basinger (forse i due non sapevano che l'onore di possederlo sarebbe stato di Prince, al lavoro in quel periodo proprio sulla colonna sonora del film?), ed in proposito della Basinger che aveva scalzato Sean Young per il ruolo di Vicky Vale, proprio per un soffio.
Insomma, tante curiosità e tanto gossip che non si sa quanto reale potesse essere, ma che in quegli anni rappresentava un tesoro.

Tesoro andato perduto per anni, molti anni.

Si perchè come il destino -ironico e beffardo- te lo aveva fatto trovare lì comparso dal nulla (nessuno si ricordava da dove venisse, nascosto fra i meandri di quella libreria polverosa) te lo fece perdere in una maniera altrettanto inaspettata: eri a casa di una cugina di tua madre una sera, ed avevi il vizio di portarlo sempre con te appunto, come un prezioso tesoro.
Ti addormentasti ed i tuoi a fine serata ti portarono a casa,
ma la rivista rimase là.
Venne persa, buttata o chissà cosa.... fino all'Agosto scorso, dove lo ritrovasti in una fumetteria di fiducia e lo ricomprasti immediatamente.

Erano passati vent'anni e la sua origine era rimasta sconosciuta, ma era tornato fra le tue mani.


Hai ancora il dubbio che sia l'originale che avevi perso in tenera età, ma ad ogni modo, ti piace pensare che l'amore per questo libro abbia trasceso il tempo ed abbia trovato il modo per ritrovarti.

-Nero-

4 commenti:

  1. Veramente bella.
    E misteriosa quanto basta. Ma sai... per me è la traduzione di cose non italiane.
    Chissà...

    Moz-

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  2. sarebbe possibile creare un pdf?vorrei comprarlo ma non riesco a trovarlo...grazie mille in anticipo...

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    Risposte
    1. Posso scannerizzartelo ma devo fare un conto dei costi (che saranno minimi).

      Inviami una mail nei commenti, appena posso ti faccio sapere

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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