mercoledì 24 maggio 2023

Due parole e molte curiosità su The First Slam Dunk


E alla fine ce l'hai fatta anche tu, proprio in coda, a vedere The First Slam Dunk, film che conclude l'epopea di quella leggendaria squadra di "scappati di casa" dello Shohoku e la cui avventura era iniziata sulle pagine di Weekly Shōnen Jump nel lontano 1990

In Italia avevi seguito le gesta di Hanamichi Sakuragi e compagnia a partire dall'anime trasmesso da Mtv Italia nel 2000

Hai deciso quindi di scriverci due righe dopo averlo visto al cinema in compagnia dell'amico Marco e della sua compagna

Siete pronti?
Cominciamo

Impressioni

Non è comune che nel campo degli Anime avvengano miracoli in merito a vecchi brand del passato. Nel 2016 hai dovuto sopportare l'uscita della serie in CGI su Berserk, ad esempio. 
Ecco, immaginate con che stato d'animo ti sei approcciato a questo film, sapendo che gran parte delle animazioni sarebbero state in 3D.

Motivo per cui la tua reazione all'annuncio è stata tipo questa:


Ma sei contento di essere stato smentito dai fatti, perchè la CGI usata nel film è di una qualità sopraffina e non estranea dal contesto i disegni animati, in una maniera simile -ma decisamente migliore- dai risultati ottenuti dai recenti film di Evangelion.

Comunque The First Slam Dunk è davvero una piccola perla, e non solo per le animazioni ma anche per la regia, curata dal creatore del manga Takehiko Inoue
I momenti di silenzio, i flashback e la musica sono ben amalgamate tanto che hai perso il conto delle volte in cui in sala ti sei trovato a tifare per la tua squadra del cuore, con l'emozione di un vero Ultras, mentre la palla roteava sopra l'anello del canestro intenta ad entrare, dopo un azione portata dallo Shohoku alla squadra avversaria. E ti sei trovato col fiato sospeso ad ogni tiro, ad ogni placcaggio, ad ogni salto che i protagonisti effettuavano. 
Anche quelli avversari.


Non spenderai molte parole sulla trama dato che il film è uscito da noi l'11 maggio scorso e molti l'hanno lodata, sia su YouTube che su vari blog, ma non puoi non citare l'approfondimento fatto sul personaggio di Ryota, figura messa al centro della vicenda. 
Non che Hanamichi, Rukawa Mitsui e Akagi non siano descritti al meglio... anzi. le spacconerie di Sakuragi sono ripetute bene, ma i momenti in super-deformed in cui fa il buffone sono ridotti all'osso, per dar spazio ad un approccio molto più realistico

*Sebbene scene simili a questa non manchino proprio*

Ottimo anche il modo in cui viene utilizzata la musica, come accennato sopra. 
Quando parte il tema principale del film -10 Feet dei Dai Zero Khan- si sente la pelle alzarsi ad oca per l'adrenalina. E nonostante la canzone non sia nulla di che, per com'è utilizzata non ha niente da invidiare all'Ending dell'anime storico che tanto amavi, quella Anata Dake Mitsumeteru cantata Maki Ohguro



In definitiva potremmo dire che un film del genere ci voleva proprio, perchè questo Spokon creato da uno dei mangaka più bravi del sol levante ha finalmente trovato una degna conclusione anche in animazione.

Ed ora andiamo a scoprire com'è avvenuto tutto questo

Curiosità

Tuttavia nel 2003 (tenete bene a mente questa data) Toei si accorse, a seguito del rilascio del cofanetto DVD della serie, che l'interesse del pubblico verso il brand non era mai scemato. 
La casa di produzione comincia quindi a corteggiare l'autore del manga per metterlo a capo di un progetto che avrebbe posto fine alle avventure di Sakuragi e compagni. 
Ma niente da fare, il mangaka proprio non ne vuole sapere. 
Inizia così un tiro alla fune che durerà ben venti anni, portato avanti da numerose proposte di Toei. 



Nel 2009 è lo stesso staff del mangaka a contattarli, e i produttori decidono di prendere la palla al balzo per sperimentare una nuova tecnica di animazione negli anime giapponesi, l'animazione 3D

Possiamo immaginare che questa decisione non lo rendesse entusiasta ma era necessaria dato che i dettagliatissimi disegni del maestro non sarebbero stati giustamente animati con la tecnica tradizionale. Tuttavia, per cementare definitivamente il progetto, Inoue richiede tassativamente che il film non sia solamente un "film in CGI" ma che richieda anche il contributo del 2D 
Per tutta risposta la Toei lo mette a capo del progetto e gli affida sceneggiatura e regia, oltre ovviamente alla supervisione dei disegni e del character design, di cui cura personalmente gli splendidi bozzetti.

The First Slam Dunk - Visual Guide
Fonte: https://halcyonrealms.com/books/the-first-slam-dunk-resource-visual-guide-book-review/


L'autore inoltre non solo decide di ambientare il film nel periodo della semifinale contro la squadra del Sannoh, momento centrale del manga, ma di spostare il focus della storia sulla figura di Ryota Miyagi, bassissimo ma geniale Playmaker dello Shohoku, basandosi su un manga da lui realizzato qualche tempo dopo la chiusura della serie principale e intitolato Piercing.


Il progetto prende finalmente il via nel 2015 e dura ben 7 anni prima che il film venga rilasciato nelle sale giapponesi il 3 Dicembre 2022 sancendo un successo inaspettato. 
Infatti dopo il breve teaser inaugurato il Dicembre dello scorso anno il pubblico viene a conoscenza che il film verrà realizzato con la grafica in tre dimensioni... cosa che non attizza le masse, reduci da alcuni orripilanti lavori usciti in questi anni nel campo dell'animazione nipponica *ricordiamo l'orrenda serie in computer grafica dedicata a Berserk. Ndr* ma grazie ad un ottima regia e al sapiente utilizzo di questa tecnica, il film ne esce una perla. 
Una perla rara se guadiamo i risultati ottenuti dai giapponesi tramite questo metodo di lavoro.

Conclusione

Chi vi scrive aspettava da anni las conclusione di questa grandissima serie, uno spokon che ha entusiasmato tutti i ragazzi che l'anno vista. A questo punto viene da chiedersi:; dopo The First Slam Dunk ci sarà anche un film su Vagabond
Forse fra altri venti anni?
Chissà... ma lasciateci sognare. 
I ragazzi dello Shohoku sono tornati finalmente in campo un ultima volta e ci hanno entusiasmato a non finire, ponendo fine ad un altra epoca per la generazione di chi, come te, aveva passato pomeriggi interi a guardare Sakuragi andare a canestro con i suoi famosissimi Dunk.

Alla prossima!

-Nero-

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