Te lo sei ripromesso più volte: niente recensioni.
Le fanno tutti, e a te non piace scrivere di cose di cui tutti parlano.
Però recentemente ti sei imbattuto nell'ondata di commentaristi sul web, ondata che ha giudicato e piallato l'ultimo Matrix, relegandolo nell'angolo citando difetti tecnici che tu non hai visto.
E così hai deciso di scrive due righe sulla tua personale visione della matrice
Pronti?
Collegate lo spinotto
Collegate lo spinotto
Partiamo dalle basi
Inutile descrivere lo stupore e la sorpresa quando Matrix uscì al cinema nel 1999 perchè per provarla bisognava esser presenti ed avere l'età e la mentalità giusta per capire il fenomeno che ha generato.
Bisognava sentire l'aria di fine millennio e la paura del futuro.
Trench lunghi ed occhiali da sole onnipresenti, questa la cifra stilistica del film dei (allora fratelli) Watchowski.
Un sogno per gli amanti dei fumetti in una epoca in cui i Cinecomic non erano così presenti come oggi, un film che era l'ultimo vero colpo di coda da parte del Cyberpunk,
da lì a poco costretto a sparire in via definitiva.
Questi alcuni dei motivi del suo successo, lo stile sopra tutto, uno stile che sarebbe stato poi furbescamente imitato da tutti quelli che sarebbero poi venuti; dalla saga di Underworld al virtuosismo estetico pieno di rallenty di Zack Snyder (il regista che avrebbe dovuto fare il muratore) fino ai videogiochi, che hanno avuto in Max Payne la consacrazione definitiva dello stile Watchowskiano
La tua collezione personale |
Cosa avrebbe potuto dire Matrix dopo il primo film?
Evidentemente molto, anche se i due film successivi non furono ben recepiti dai fan, tanto che ti è capitato di legger articoli di demerito su Matrix Reloded, che ai tempi giudicasti anche meglio del primo.
A trovarti d'accordo furono all'epoca i commenti negativi su Revolutions, che però hai rivisto più volte negli ultimi anni fino ad assimilarne la filosofia.
Ecco, questa è essenzialmente la storia di Matrix, dove il primo film della saga mostrava scene di combattimento incredibili e picchi di stile vestiario, poi entrati nella moda ed utilizzati -purtroppo- per generare un giro di soldi immenso rinnovando la moda Dark e Metal.
Eppure da adulto hai potuto riconoscere altri meriti a questa trilogia: la filosofia, la concezione della realtà come fittizia, la percezione della stessa come qualcosa che puoi cambiare.
Resurrezione
Come immaginavi il film non ti ha deluso.
Non ti ha deluso la presentazione di questo mondo dove Matrix è conosciuto da tutti e questa storia che gioca sul metatesto; qui tutti sanno cos'è Matrix, ma nessuno penserebbe mai di stare dentro Matrix.
Delizioso cameo;
Compaiono addirittura le action figures della Todd MCFarlane Toys sulla scrivania di Thomas Anderson, oggetti da collezione in grado di colpire qualunque nerd dell'epoca, e di cui possiedi ancora Morpheus con la katana in mano.
Oggi come allora il messaggio di Matrix vale molto.
In un epoca in cui chiunque è collegato costantemente tramite Smatphone e Tablet, connesso tramite social, dove le macchine fagocitano la nostra attenzione continuamente, Resurrections non osa molto nel descrivere la società odierna oltre gli stilemi classici della gente appiccicata allo schermo.
E questo può essere considerato un piccolo difetto.
Flashback e protagonisti
Come dicevamo nell'analisi sui trailer che aprono la mente avresti preferito che i protagonisti di questo nuovo film avessero seguito un destino diverso.
Eppure assolvono esattamente tutti un loro ruolo preciso nel corpus della storia, a parte la presenza palese di Trinity e Neo, hai letto diversi commenti negativi, a volte persino dispregiativi, nei confronti dell'equipaggio della Mnemosine etichettati come senza personalità e relegati a sfondo dopo la seconda metà del film.
Ma come scusate?
A parte Chipher nel primo Matrix *il pelato traditore ndr.* quale membro dell'equipaggio di Morpheus aveva una parte centrale?
Qualcuno ricorda forse i nomi di Dozer o di Tank?
Oppure del ragazzino che viene ucciso dagli agenti quando si portano via Morpheus?
Non credi proprio.
Ecco perchè secondo te personaggi come Bugs pur essendo coprimari sono gestiti al meglio.
Questo nuovo Morpheus è a parimenti ben rappresentato, pur non raggiungendo i livelli del personaggio originale interpretato da Laurence Fishburne.
E poi andiamo sulle note dolenti, lo Smith di Jonhatan Groff è interpretato molto bene, anche se non è stata fatta luce sulle dinamiche che gli hanno permesso di tornare.
Così come l'Analista interpretato da Neil Patrick Harris importante sì, ma ridimensionato ad un certo punto nella sua funzione di villain.
Sono comunque personaggi eccezionali, ma lontani da quelli storici come il vero Smith e l'Architetto.
<<Senti che la realtà ti va stretta? Non preoccuparti, ti gonfieremo di Psicofarmaci e starai benissimo!>> |
Ah sì, e poi c'è il cammeo di un personaggio che pronuncia oscenità in francese e che serve più che altro a criticare la tendenza attuale del cinema di operare in continuazione reboot e Spin-of
E poi ci sono i Flashback.
Ecco qui devi dire che Lana è stata incredibilmente brava ad adoperarli, molti hanno accusato le sorelle (un tempo fratelli) Wachowski di puntare al fanservice e di servirsi del loro mostro sacro come ultima carta per tornare auge dopo una carriera (discutibilmente) in declino.
Invece no, non è assolutamente vero dato che le sequenze Flashback sono ottimamente incastrate nella narrazione e fanno capire perfettamente dove si vuole andar a parare con la storia.
Non siamo di fronte al caso in cui si da al pubblico quello che vuole, ma di scene funzionali alla trama.
Del resto le Wachowski hanno sempre fatto quello che volevano, e il culmine lo hanno raggiunto in Cloud Atlas (di cui parleremo un giorno) uno dei film più belli della storia del cinema.
Niente più cavi, Lana
I combattimenti di questo capitolo non sono molti e ben pochi hanno visto Neo protagonista, si capisce il perchè dato che Keanu Reeves si sarà rotto di farsi appendere per le palle a dei cavi, oppure perchè ci si è focalizzati più sui discorsi filosofici.
<<Ahia le palle!>> |
Ti è piaciuto il fatto che si sia perculato il concetto di Bullet Time in questo film, quella tecnica che permetteva di girare attorno ad un individuo fermo a mezz'aria, reso possibile grazie al responsabile degli effetti visivi John Gaeta subissato dalle richieste dei registi.
Come detto poco fa i combattimenti degli di nota sono pochi. e si nota quanto il modo di lavorare ad Hollywood sia cambiato in questi anni con la CGI preponderante al posto del lavoro del corpo.
Per contro, le scene d'azione sono delegate perlopiù a Bugs, che svolge il suo compito piuttosto bene.
In conclusione
Per rispondere alla domanda che fa da titolo al post: Matrix Resurrections è un film che apre la mente? Sta a noi capire se si o se no.
Resurrections è stata una gradita sorpresa, la Matrice ha affilato gli spinotti e ce li ha conficcati in testa, a noi la scelta.
Possiamo non capirlo, ingurgitare la pillola azzurra e credere a ciò che vogliamo, oppure cercare di comprendere le sfumature e i messaggi che ci trasmette ed imboccare il sentiero della pillola rossa.
A noi la scelta
-Nero-
Lo devo ancora vedere. C'è da dire, comunque, che anche io ai tempi, rimasi un po' straniato dal cambio di rotta di Reload e Revolutions dopo il primo capitolo, però mi sono reso conto che molto era in realtà dovuto al tempo che passava tra un capitolo e l'altro. Il rewatch integrale che hanno fatto sul 20 a fine anno mi ha fatto invece apprezzare meglio l'insieme.
RispondiEliminaSono certo che chiunque veda tutto e capisca il significato di alcune lezioni filosofiche di Matrix, non potrà che apprezzare.
EliminaGrazie Squalo ;)